sabato 9 febbraio 2013

Indecisiveness

Non so più quello che voglio.
Non so più come comportarmi, a scuola, a casa, con il mio ragazzo, con le mie amiche, con la gente in generale.

Vorrei riuscire ad impegnarmi a scuola, ma ho l'idea fissa di uscire e starmene in giro.

A casa c'è il caos, ieri quando sono tornata dal consiglio d'istituto ho trovato una tragedia: mio padre aveva del sangue in faccia, mia madre e mio fratello piangevano, la scrivania rotta e tutta la roba che c'era sopra sparsa per la cucina. Ho provato a far ragionare mio padre, forse nel modo sbagliato, ma con tutta la sincerità che credo serva in momenti del genere, e il tempo di girarmi verso mia madre e mio fratello per farli smettere di piangere mi ha presa da dietro e mi ha dato tre schiaffi in faccia, talmente forti che mi ha stordita e ho pianto per il dolore e sono scappata via, ho passato un po' di tempo a girare per le strade, ho chiesto a un sacco di gente se potevano scendere, ma non mi rispondeva nessuno, a parte il mio ragazzo che mi ha risposto "non voglio parlarti, non ho niente da dirti". Poi sono andata da una mia amica, e sono restata a mangiare e a dormire lì.
Cioè, io voglio bene a mio padre, anche se in questo momento mi sembra di star dicendo la più grande palla della mia vita, lo so che tra un paio di giorni gli vorrò bene di nuovo, però non la reggo più questa situazione, non ce la faccio più a prenderle continuamente, ho sedici anni, e cerco di aiutarlo, non può picchiarmi. Non so che fare..

Con E., il mio ragazzo, ancora peggio. Sto impazzendo, lo amo più di quanto non ami me stessa, però è diventato tutto troppo pesante, morboso, assillante, e non lo sopporto più. Forse esagero con tutta questa voglia di libertà, ma è l'unica cosa di cui ho bisogno in questo momento, voglio sentirmi leggera, perché già mi sento abbastanza oppressa dalla mia famiglia e dai miei stessi problemi.

Però NON LO SO. Non so che voglio, non so che fare. Non lo so, non lo so. Non faccio altro che ripeterlo, non so niente, lo dico ad ogni domanda, anche a "Stasera scendiamo?" Non lo so, perché può essere che devo scappare di nuovo, può essere che E. mi chiede di parlare, può essere che mi deprimo perché sono una cicciona, può essere che muoio. Bho.

3 commenti:

  1. ehy, ehy calma.
    calma.
    sei agitata.
    ora, è normalissimo che tu ti senta in questo stato.
    ti picchia, ci sono problemi a casa, con il ragazzo.. brutto periodo.
    ma sappi una cosa: tutto passa.
    tutto.
    le tragedie, le persone, gli amori e i bei momenti. tutto.
    ora, ti posso solo dire: fai quello che ti fa stare bene.
    vuoi stare in giro? fallo.
    vuoi uscire e comprarti un vestito? fallo.
    vuoi consolare tua madre? fallo.
    qualsiasi cosa.
    pensa che lo fai per te stessa.
    ma mi raccomando: mai usare i problemi a casa come giustificazione per magari uno sbaglio che si fa.
    se succedono dei casini, responsabilità propria.
    ma la libertà è sempre da perseguire.

    non mi picchiavano, ma ho passato duri anni a casa mia.
    ora non abito più con loro, il problema è solo rivolto verso me stessa.
    ma intanto.. un passo per volta tutto si fa.

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  2. Se ci pensi non ti cambia poi molto sapere o meno. Mi spiego: puoi agire benissimo in entrambi i casi o rimanere paralizzata. Ed è quest'ultima cosa che dovresti (dovremmo, anzi) evitare.
    Concordo con ciò che ha scritto Marceline, anche io adesso vivo da sola ma quello che non ho mai risolto continua a farmi compagnia. Puoi sempre considerare che in definitva sia questione di -poco- tempo.
    Ti stringo,
    Ima

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  3. ho pubblicato quel post sul blog delle fotografie.
    quanto sono cogliona?

    beh dai, sei il primo follower, mettiamola cosi :)
    spero oggi vada meglio.

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